Saichi Sugimoto è un soldato semplice dell'esercito giapponese, divenuto famoso tra i commilitoni come "Sugimoto l'immortale" ("不死身の杉元" "Fujimi no Sugimoto") per la ferocia e la tenacia dimostrate nel corso della guerra russo-giapponese.
Rientrato in Giappone al termine del conflitto, Sugimoto si dedica senza molto successo alla ricerca d'oro nell'Hokkaidō, per salvare la moglie malata di un suo commilitone morto durante la guerra. In una delle sue ricerche, Sugimoto ascolta una storia secondo cui un uomo rubò un enorme quantità d'oro per un valore di 80'000'000 yen (circa sei milioni di euro al cambio attuale) ad una tribù Ainu, che sperava di servirsene per cacciare le truppe d'occupazione giapponesi dalla propria isola. Catturato e in cerca di aiuto per evadere dalla prigione, l'uomo rivelò la storia dell'oro a 24 altri prigionieri, dividendo e nascondendo tra loro la mappa che ne indicava il nascondiglio usando dei tatuaggi sulla loro schiena. Il gruppo poi riuscì a fuggire.
Stuzzicato dalla storia, Sugimoto inizia le sue ricerche, e la sua strada si incrocia quasi subito con quella di Asirpa, giovane cacciatrice Ainu in cerca dell'assassino del padre, vittima della stessa persona responsabile del furto dell'oro. I due decidono così di collaborare nella ricerca dei criminali, uno per poter mettere le mani sul tesoro e l'altra per vendicare suo padre.